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Procedimenti antitrust: la paura di perdere tutto

Le aspirazioni dei nazionalsocialisti al potere globale erano state realizzabili solo con l'aiuto di potenti società economiche. Ecco perché gli Alleati cercarono di smantellare le grandi società tedesche, tra cui la Bosch. Tuttavia, l’azienda era cresciuta in modo organico, il che significava che le sue singole parti non erano sostenibili da sole. Alla fine l'azienda Bosch rimase quasi intatta, anche se dovette rendere accessibili i suoi brevetti a tutti i concorrenti.

Bosch si dedicò alle corse automobilistiche per ricostruire l'attività negli anni '50, avendo originariamente creato il suo "servizio corse" per lavori di manutenzione e montaggio di pezzi di ricambio nel 1937. L'uso riuscito della tecnologia Bosch nelle condizioni più difficili fu una buona pubblicità per la sua affidabilità e resistenza .

“Made all over world”: nuove strade per un’azienda internazionale

Prima che Hitler prendesse il potere, oltre il 50% delle vendite di Bosch proveniva da attività internazionali. Ma dopo il 1945 era quasi pari a zero e le attività internazionali della società erano state espropriate. Grazie ai buoni rapporti con partner di lunga data e ai mercati in rapida crescita in paesi come Brasile e India, la costruzione di una rete globale è gradualmente iniziata. Ciononostante, occorrerà fino al 1960 perché le vendite internazionali di Bosch superino nuovamente il 20%.

Bosch iniziò a creare impianti di produzione in tutto il mondo negli anni '50. La sede Bosch di Clayton, vicino a Melbourne, riforniva l'industria automobilistica australiana di componenti elettrici quali sistemi di accensione, sistemi di tergicristalli, avvisatori acustici, generatori, motorini di avviamento e illuminazione.